Ottimizzazione Spesa Pubblica
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- Published on Monday, 21 July 2008 00:00
Ricevo e volentieri pubblico una proposta interessante
MORCIANO DI LEUCA E SALVE: UN SOLO COMUNE
Il cittadino italiano in questi ultimi tempi non mostra buon umore perché le difficoltà quotidiane, purtroppo, sono tante e mettono a dura prova la tenuta anche di soggetti fino ad ora lontani dalla soglia di povertà. La causa di questa situazione viene semplicisticamente ed erroneamente addebitata all'introduzione dell'Euro, non avendo soppesato gli innumerevoli benefici scaturiti dall'uso di una unica moneta per tutti gli stati europei.
Bisogna cercare altrove le ragioni dell'impoverimento di tanti italiani e che ci hanno fatto scivolare in posizione di retroguardia in quasi tutte le classifiche delle produzioni industriali e del commercio mondiale.
Occorre non farsi prendere dallo sconforto, invertire la tendenza, avviando un processo virtuoso in cui credere ed a cui tutti dobbiamo partecipare. Soprattutto i giovani che debbono darsi obiettivi ambiziosi e di più lungo periodo in un mondo totalmente cambiato in poco tempo. Un modesto contributo può venire dal ripensamento della vita dei nostri Comuni.
I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni hanno modificato enormemente la realtà del nostro Ente Locale, basta pensare alla soppressione dei Co.Re.Co. per convincerci che una nuova stagione nel modo di amministrare gli interessi di un territorio richiede una nuova cultura della pubblica amministrazione, sempre più obbligata alla trasparenza e all'assunzione di responsabilità personale. Questo processo può essere adottato se la dimensione territoriale è quella più opportuna.
Consorzi e Unioni di Comuni, previsti da leggi in vigore, sono diventati, fatta qualche eccezione, fonte di aggravio di spesa per le casse comunali senza determinare alcun beneficio per i cittadini amministrati. Sono serviti ad erogare laute prebende a qualche politico non rieletto da accontentare, a dare incarichi e consulenze ad amici che si sono esercitati a progettare opere mai realizzate. Anziché favorire lo snellimento burocratico per il contenimento della spesa dei singoli comuni partecipanti e per garantire maggiore efficienza nella fruizione dei servizi, sono diventati carrozzoni inutili se non dannosi. (Metanizzazione)
E' mancata la convinzione, ma anche occorre dirlo, la capacità super partes di amministratori e rappresentanti politici limitati da un retrivo localismo. Sulla scorta di quanto accaduto nell'ordinamento giuridico e delle esperienze vissute, mi pare oggi possibile, rispetto allo scetticismo suscitato qualche anno fa, auspicare l'apertura di un dibattito-confronto fra tutte le componenti sociali, sulla convenienza improcrastinabile della FUSIONE dei Comuni di MORCIANO di LEUCA e di SALVE. Il percorso per arrivarci dovrà essere ragionevolmente definito e condiviso in tutte le tappe da un COMITATO PARITETICO incaricato dai due Consigli Comunali. La proposta di Fusione dovrà essere sottoposta alla approvazione dei due Consigli Comunali e successivamente a REFERENDUM POPOLARE nei due Comuni con un quorum di voti favorevoli di 2/3 dei rispettivi elettori o con l'adesione prevista da leggi in vigore. Non vado oltre per la serietà della questione, confidando nel senso di responsabilità delle cariche istituzionali ma soprattutto dei tanti giovani di MORCIANO e di SALVE che sapranno fare propria una sfida che spero vorranno cogliere anche i coetanei di Castrignano-Patù, di Acquarica-Presicce, di Corsano-Tiggiano, per far partire dal “Capo” un segno di cambiamento.
Admin, 21/07/2008
Rocco Chirivì