Scandalo e Meraviglia

Stamani alle 8,20 circa ero in auto ed ascoltavo una trasmissione su RDS (radio che trasmette a livello nazionale), quando gli speakers dopo aver letto una notizia, hanno commentato, allibiti e scandalizzati per la notizia appena letta; in sintesi la notizia letta riguardavano due insegnati di una scuola elementare, i quali dopo aver scoperto nel vaso di un bagno scolastico, una salvietta in stoffa, non riuscendo a farsi dire l’autore del gesto dagli altri ragazzi (di 7/8 anni), hanno pensato di infliggere ad una alunna sorteggiata nella classe, una punizione: pulire il vaso con la salvietta!

   I commenti si sono sprecati, favorevolmente alla bimba ed in maniera poco edificante verso quelle maestre che hanno osato tanto nei confronti una bimba di 7 anni, tanto da far intervenire i genitori degli alunni, anche loro scandalizzati dal fatto, e protestare contro queste meschine maestre! 

   A me fa sorridere da un lato, ma sono spaventato dall’altro; è vero che alcune forme di punizione verso dei bambini la cui unica colpa è quella di non aver ricevuto una buona educazione (non si gettano tovaglioli di stoffa nel vaso del bagno…. o no?) sono da deplorare, è anche vero che qualora non si pone un limite ai “capricci” dei bambini, domani ci ritroveremo a fronteggiare situazioni che vanno ben al di là di un semplice gesto di buttare un tovagliolo nel bagno; non vogliamo renderci conto che una buona educazione, di sani principi in doveri e diritti, riesce a gratificare molto di più che un continuo rimbrotto avverso istituzioni scaricandosi le colpe per la mancata educazione dei ragazzi.

   Esorterei le maestre, dipendesse da me, a chiamare a raccolta i genitori di questi alunni componenti la classe, e qualora i ragazzi non dicessero chi ha commesso quel gesto, estrarrei a sorte un genitore, facendogli fare quello che ha fatto quella bimba in questione; si otterrebbero vantaggi diversi e migliori, primo fra tutti la pulizia del vaso sarebbe certamente migliore, in secondo, il genitore farà mente locale sulla necessità di educare la figlia in maniera adeguata nel rispetto della convivenza civile.

   Tanto più che se la bimba si fosse permessa di attuare quel gesto a casa, ostruendo il vaso, facendo intervenire un idraulico spendendo quindi una cifra, vorrei vedere in che modo la figlia sarebbe stata elogiata e gratificata dai genitori incavolati con le maestre, il preside della scuola, e con l’istituzione in genere, per lo stesso gesto fatto in aula.

Salve, 23/10/2007

 

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