Rifiuti e Oro

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Quante parole sono state profuse circa l’argomento in questione, quanti esempi di buon “spreco” abbiamo visto in trasmissioni televisive varie, ebbene anche io, nella mia qualità di cittadino, voglio dire la mia e poiché lo spazio è mio, lo occupo almeno io… (visto che mi inviate e.mail di assenso ma non volete che vengano pubblicate, a volte per farsi sentire, ed assicurarsi che sentano, bisogna urlare, in questo caso sarebbe necessario come urlo il vostro assenso pubblico; servirebbe a poco forse, o forse servirebbe comunque).

 

      Dicevo che ogni cittadino ha dei doveri nei confronti della collettività, certo non dimentichiamoci i diritti ma oggi parleremo dei doveri; tra i vari doveri, uno sopra tutti è essenziale al fine di sostenere la macchina dei servizi che lo Stato (o meglio i funzionari che lo rappresentano e ci rappresentano) deve affrontare,  sostenendo spese per il suo corretto funzionamento, tenendo da conto l’aspetto democratico di ciò che l’apparato dello Stato ci chiede: le TASSE.    

     Democraticamente le imposte vanno corrisposte, ed oggi ne tratterò una in particolare, la TASSA su RIFIUTI SOLIDI URBANI; partiamo dal presupposto che la tassa sulla “spazzatura” (per essere nostrani)

è un servizio che un ente locale offre ai suoi cittadini al fine dello smaltimento dei residui della civiltà, e come tale, un servizio, dovrebbe essere corrisposto in base a quanto servizio il cittadino ha bisogno, quindi si deduce che se io avessi bisogno di smaltire un imballo di cartone del televisore appena acquistato o qualche bottiglia di plastica vuota, io nella mia qualità di cittadino devo pagare questo servizio.

      Appunto dovrei pagare questo servizio, in effetti lo pago, ma non pago ciò di cui ho bisogno, bensì pago in ragione di quanti metri quadrati è composta l’unità immobiliare di cui sono occupante o proprietario; succede quindi che l’equità va a farsi benedire, e direte voi, come? Semplice una famiglia di 5 persone che vive in una abitazione di 100 metri paga per ipotesi €. 1,50 per mq equivalenti ad un totale di 150,00 €; un’altra famiglia invece composta da 2 persone per lo stesso appartamento, pagherà la stessa cifra !!!!???. Solo che nel primo caso ogni componente il nucleo familiare corrisponde € 30,00 nel secondo caso invece ogni componente familiare corrisponde € 75,00……. A me non sembra molto equo, ora gli appartamenti cominciano a produrre spazzatura senza che qualcuno lo sappia? Beh certo, l’appartamento produce polvere, ed anche questa va smaltita.     

       E’ vero che in un’ottica del principio di equità chi ha di più deve corrispondere di più, ma l’esempio che ho fatto non rende molta giustizia a quel nucleo familiare composto da sole 2 persone; la spazzatura (sempre per dirla in maniera nostrana) è il risultato prodotto dalle persone e non dalle cose di proprietà; perché un cittadino solo che amerebbe vivere in 450 mq. di appartamento deve corrispondere una tassa decuplicata rispetto a quella famiglia composta da 6 persone che vive in 80 mq.? Solo perché ha avuto la sventura di ricevere dai suoi genitori in donazione l’appartamento con annesso deposito e garage, non significa che ha di più per dare di più. Mi sembra ovvio o no?

     E teniamo sempre conto che la spazzatura è il prodotto dell’uomo.   

       Certo sarebbe il caso poi di verificare effettivamente la spesa, compresi gli sprechi, ma se il presupposto della tassa è incostituzionale (secondo me) come può essere ammissibile lo spreco e l’aumento indiscriminato di una tassa che di costituzionale ha solo il mezzo di pagamento coatto a cui ogni cittadino è sottoposto? Sembra quasi che la spazzatura (…come sopra) sia oro, almeno per chi fa tanto business (stavolta per dirlo all’inglese) senza offrire garanzie, equità, serietà (vedi raccolta …poco differenziata); opterei quasi per un opificio ove tutti i cittadini possono portare il sacchetto dei rifiuti, e che paghi un tot per ogni kg di rifiuti portati.

     Non vi sembra più equo?

Salve, 27/11/2007