Ottimizzazione Spesa Pubblica

Ricevo e volentieri pubblico una proposta interessante

MORCIANO DI LEUCA E SALVE: UN SOLO COMUNE

   Il cittadino italiano in questi ultimi tempi non mostra buon umore perché le difficoltà quotidiane, purtroppo, sono tante e mettono a dura prova la tenuta anche di soggetti fino ad ora lontani dalla soglia di povertà. La causa di questa situazione viene semplicisticamente ed erroneamente addebitata all'introduzione dell'Euro, non avendo soppesato gli innumerevoli benefici scaturiti dall'uso di una unica moneta per tutti gli stati europei.

 

Bisogna cercare altrove le ragioni dell'impoverimento di tanti italiani e che ci hanno fatto scivolare in posizione di retroguardia in quasi tutte le classifiche delle produzioni industriali e del commercio mondiale.

   Occorre non farsi prendere dallo sconforto, invertire la tendenza, avviando un processo virtuoso in cui credere ed a cui tutti dobbiamo partecipare. So­prattutto i giovani che debbono darsi obiettivi ambizio­si e di più lungo periodo in un mondo totalmente cam­biato in poco tempo. Un modesto contributo può venire dal ripensamento della vita dei nostri Comuni.

   I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni hanno modifi­cato enormemente la realtà del nostro Ente Locale, basta pensare alla soppressione dei Co.Re.Co. per convincerci che una nuova stagione nel modo di am­ministrare gli interessi di un territorio richiede una nuo­va cultura della pubblica amministrazione, sempre più obbligata alla trasparenza e all'assunzione di respon­sabilità personale. Questo processo può essere adottato se la dimensio­ne territoriale è quella più opportuna.

   Consorzi e Unioni di Comuni, previsti da leggi in vigo­re, sono diventati, fatta qualche eccezione, fonte di aggravio di spesa per le casse comunali senza deter­minare alcun beneficio per i cittadini amministrati. So­no serviti ad erogare laute prebende a qualche politico non rieletto da accontentare, a dare incarichi e consu­lenze ad amici che si sono esercitati a progettare ope­re mai realizzate. Anziché favorire lo snellimento burocratico per il con­tenimento della spesa dei singoli comuni partecipanti e per garantire maggiore efficienza nella fruizione dei servizi, sono diventati carrozzoni inutili se non danno­si. (Metanizzazione)

   E' mancata la convinzione, ma anche occorre dirlo, la capacità super partes di amministratori e rappresen­tanti politici limitati da un retrivo localismo. Sulla scorta di quanto accaduto nell'ordinamento giuri­dico e delle esperienze vissute, mi pare oggi possibile, rispetto allo scetticismo suscitato qualche anno fa, auspicare l'apertura di un dibattito-confronto fra tutte le componenti sociali, sulla convenienza improcrasti­nabile della FUSIONE dei Comuni di MORCIANO di LEUCA e di SALVE. Il percorso per arrivarci dovrà essere ragionevolmente definito e condiviso in tutte le tappe da un COMITATO PARITETICO incaricato dai due Consigli Comunali. La proposta di Fusione dovrà essere sottoposta alla approvazione dei due Consigli Comunali e successi­vamente a REFERENDUM POPOLARE nei due Co­muni con un quorum di voti favorevoli di 2/3 dei rispet­tivi elettori o con l'adesione prevista da leggi in vigore. Non vado oltre per la serietà della questione, confi­dando nel senso di responsabilità delle cariche istitu­zionali ma soprattutto dei tanti giovani di MORCIANO e di SALVE che sapranno fare propria una sfida che spero vorranno cogliere anche i coetanei di Castrignano-Patù, di Acquarica-Presicce, di Corsano-Tiggiano, per far partire dal “Capo” un segno di cambiamento.

Admin, 21/07/2008

Rocco Chirivì

 

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